Un agricoltore si è rivolto al Tar a seguito di un parere negativo dell’ATC, che gli aveva negato la possibilità di difendere i propri terreni dai cinghiali.
Il giudice amministrativo ha giudicato illegittimo il diniego dell’Atc e ha accolto il ricorso, ritenendo giusta l’azione di “urgenza nel salvaguardare le superfici adibite a coltivazione e tutelare il raccolto finale”.
Un episodio sicuramente significativo e modello per altre situazioni che vedono le imprese agricole fronteggiare, spesso in solitudine, l’emergenza cinghiali e le incursioni della fauna selvatica, con gravi danni alle produzioni.