Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge per lo sviluppo e la valorizzazione delle montagne italiane. Un provvedimento atteso dai nostri territori montani da circa trent’anni. La provincia di Rieti e i tanti comuni montani possono avere presto tante opportunità senza precedenti. L’area “Gal Vette Reatine” già studia possibili scenari in favore di famiglie e imprese.
Cosa prevede la futura legge.
• Nasce la Strategia nazionale per la montagna italiana: verrà finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne per il quale l’ultima legge di Bilancio ha stanziato 100 milioni di euro per il 2022 (prima erano 29,5 milioni) e 200 milioni a decorrere dal 2023;
• Io resto in montagna: per non far scappare i giovani dalle zone montane e spingere sempre più famiglie a trasferirsi, abbiamo previsto detrazioni sul mutuo per chi, con meno di 41 anni, acquista una prima casa in un Comune montano;
• Sanità di montagna e scuole di montagna: vogliamo garantire anche in montagna la fruibilità di tutti i servizi essenziali, dalla sanità alla scuola. Per questa ragione, abbiamo previsto alcune agevolazioni per chi sceglie di fare il medico o l’insegnante in Comuni montani;
• Internet ad alta quota: sono previsti incentivi per lo sviluppo dei servizi di telefonia mobile e per l’accesso a internet;
• Agricoltura, foreste e rifugi: ci sarà un credito di imposta per gli imprenditori agricoli e forestali che esercitano la propria attività nei Comuni montani;
• Sostegni a imprese montane “giovani”: misure fiscali di favore per under 36, che avviano una propria impresa in montagna.
Lo scorso giugno, presso il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, è nato il Tavolo tecnico scientifico nazionale per l’attuazione della strategia per la montagna che aveva proprio l’obiettivo di elaborare una nuova legge sulla montagna. Sono stati coinvolti esperti, ricercatori, associazioni, la Conferenza delle Regioni, l’Associazione dei Comuni italiani, l’Unione delle Province italiane e l’Unione nazionale dei Comuni e delle Comunità Enti montani.
Questo complesso di misure va ad inserirsi, inoltre, in una strategia generale che vede le montagne italiane protagoniste anche nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, con le Green Communities: località coordinate e associate tra loro all’insegna della sostenibilità energetica, ambientale e sociale. Un progetto ambizioso che da Nord a Sud riguarderà 30 terre alte, su cui il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie è già al lavoro.
Quello di oggi è un passo in avanti importante. Adesso tocca al Parlamento approvare quanto prima questo disegno di legge.
